Kindle Fire, l'ebook si arrende ai colori

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  1. luca masali
     
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    Anche in Italia arriva Kindle Fire, il lettore per ebook che assomiglia a un tablet. Specialmente in quello che Amazon si guarda bene dallo strillare sulla sua home page, e cioè che i nuovi Kindle non sono nient'altro che pad Android con schermo a sette pollici, il formato più trendy che c'è. Come ogni pad Android che si rispetti, i Fire hanno schermi a colori (anche nella versione HD, 1280x800 con filtro polarizzante e tecnologia anti-riflesso, che sembra fatto apposta per dar fastidio al nuovo iPad) e prezzi molto, molto interessanti: si parte da 159 euro per la versione base e 199 per quella HD. Il guaio è che hanno solo la connessione wifi e non quella 3G, quindi non possono funzionare con le sim telefoniche. Una seria limitazione in Italia, dove la copertura wifi è frammentata e sovente di pessima qualità. Sarebbe davvero il caso che per il nostro paese Amazon prevedesse una sim, altrimenti sarà difficile approfittare anche di servizi intelligenti come l'archiviazione cloud di testi e contenuti.

    L'inchiostro intelligente non basta. Serve l'inchiostro magico
    I nuovi Kindle sono la presa d'atto di una semplice verità: i lettori "puri" di ebook, quelli ultraleggeri con gli schermi a inchiostro intelligente in bianco e nero ad altissimo contrasto senza retroilluminazione, i pesi piuma che non stancano la vista, semplicemente non possono contenere la ricchezza dei contenuti digitali moderni. Vanno bene, anzi, vanno benissimo per leggere libri. Ma non sono per nulla adatti a leggere quotidiani, sono atroci per leggere riviste, e semplicemente non si possono usare per vedere filmati, animazioni o far girare app.
    Il che può sembrare tutto sommato una limitazione da poco per chi vuole leggerci solo romanzi. Ma di fatto questa limitazione taglia fuori gli inchiostri "intelligenti" dal colossale mercato dei libri di scuola, che sono a colori e presto permetteranno ai ragazzi di fare direttamente gli esercizi sull'e-book scolastico; ed è solo l'inizio, "per il 2014-2015 il libro di scuola diventerà Liquid Book, un vero minisito interattivo e multimediale” ci dice Luigi Orlotti di Hoplo, società che digitalizza i libri di testo dei principali editori di scolastica italiani (vedi articolo). E un minisito non è in alcun modo compatibile con l'inchiostro intelligente.
    "Un libro non è solo testo", mi diceva un grande intellettuale italiano scettico sugli ebook, sottintendendo che l'ebook non potrà mai riprodurre la ricchezza dell'impaginazione di un libro di carta. Forse aveva ragione, ma quel che è certo è la strada è tracciata, e oggi "l'ebook non è solo testo"; i libri di domani saranno sempre più ricchi, interattivi, colorati e potenti. L'inchiostro non può bastare, per quanto intelligente. Ci vuole l'inchiostro magico di un vero computer da taschino. Amazon l'ha capito benissimo, tant'è che adesso sul suo portale oltre a libri, ebook, film e musica vende anche app... guarda caso, per Android.
     
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0 replies since 7/9/2012, 10:27   114 views
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