Quando l'ebook costa più della carta

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  1. luca masali
     
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    Amara sorpresa per i lettori inglesi: spesso l'ebook costa più della versione cartacea. Anche per colpa dell'Iva; che nei paesi civili come la Gran Bretagna non si paga sui libri, ma sugli ebook sì. Così capita che nel catalogo di Amazon (che ha l'80% del mercato britannico di ebook) un terzo dei bestseller finisce col costare di più su bit che su carta. A cominciare dall'attesissimo ultimo lavoro della Rowling, la mamma di Harry Potter: il libro non per ragazzi The Casual Vacancy (in Italia forse per Natale) costa 9 sterline, sconto compreso, in brossura e 11 in formato Kindle. E dire che la versione ebook ha molto da farsi perdonare, contiene una valanga dio errori che hanno fatto indignare i lettori d'oltremanica. E il caso non è isolato, l'instant book della ciclista Victyoria Pendleton, beniamina locale per aver vinto proprio a Londra l'oro olimpico, in ebook costa 99 penny in più della versione stampata, e il libro tratto dalla popolare serie Tv Chronicles Of Downtown Abbey costa 10 sterline in versione rilegata e 12,99 in ebook. Un aumento di un buon 30%, che per un'edizione che non ha costi di stampa, magazzino e distribuzione davvero suona come una presa in giro.
    Specialmente se è vero ciò che sostiene Tom Tivnan, esperto di marketing editoriale, e cioè che i lettori troverebbero giusto pagare un ebook 2 o 3 sterline meno della versione cartacea. "L'ebook della Rowling dovrebbe costare 7,8 sterline al massimo" sostiene Tivnam.
    La giustificazione degli editori suona poco convincente: "i costi delle case editrici sono in larga parte fissi, così non c'è una ragione particoplare per cui gli ebook debbano costare meno dei libri stampati", scrive sul Sunday Times Benedict Evans della società di ricerche Enders Analysis. Una affermazione alquanto spudorata, a nostro parere, visto che l'ebook non ha appunto costi di stampa e distribuzione, quindi il motivo per cui deve costare meno è evidente.
    Nelle politiche di gonfiaggio dei prezzi degli ebook hanno già sbattuto il naso in tribunale Apple e cinque grandi editori mondiali. Qui non si tratta di cartello, ma di politiche che penalizzano i lettori di ebook a scapito dei libri tradizionali. E un lettore che si sente discriminato e preso in giro può facilmente prendere la strada della pirateria. E come dargli torto? Il mercato dei contenuti digitali è un mercato che si regge sulla lealtà reciproca tra autori, editori e lettori. Se qualcuno fa il furbo, il gioco finisce.
     
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0 replies since 1/10/2012, 10:22   171 views
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